Roblox, di cui abbiamo visto il funzionamento qui, ha da poco realizzato il report Metaverse Fashion Trends, in collaborazione con la Parsons School of Design. Sono cinque le principali tendenze della moda digitale emerse.
L’influenza della community di creator di moda sta crescendo in maniera repentina
Nel 2022, più di 11,5 milioni di creator hanno progettato oltre 62.000 abiti e accessori digitali su Roblox. In rapporto esistono circa 200 volte più creator che realizzano abbigliamento digitale su Roblox, rispetto al numero stimato di stilisti che realizzano collezioni fisiche negli Stati Uniti.
Quest’anno un numero crescente di case di moda hanno realizzato abiti e accessori digitali ed esperienze immersive per Roblox, tra queste: Gucci, Burberry, Carolina Herrera, Tommy Hilfiger, Nars, Alo Yoga, così come modelle e imprenditrici, come Karlie Kloss, e aziende di moda che operano esclusivamente nel metaverso come DRESSX.
La rappresentazione di sé e l’inclusività della moda digitale sono centrali per la Gen Z
Secondo il sondaggio realizzato su Roblox, la stragrande maggioranza della Gen Z attiva sulla piattaforma, ha affermato di aver personalizzato i propri avatar, la metà di questi ha affermato di cambiare gli abiti del proprio avatar almeno ogni settimana. Esattamente come nel mondo fisico, nel metaverso di Roblox gli utenti si connettono e interagiscono tra loro in base al modo in cui appaiono e si vestono.
Secondo il sondaggio vestire i propri avatar consentirebbe di esprimere la propria individualità (47%) e sentirsi bene con se stessi (43%).
Mostrando le proprie collezioni, gli utenti si sentono molto più connessi e inclusi alla community digitale per il 32% e connessi agli amici nel mondo fisico per il 25%.
Nel sondaggio 2 intervistati su 5 hanno affermato che esprimersi con abbigliamento e accessori nel mondo digitale è più importante che in quello fisico.
Per la maggior parte dei membri della community di Roblox sono importanti le opzioni di personalizzazione degli avatar. Nel sondaggio è risultato importante:
- La tonalità della pelle per il 70%.
- La dimensione del corpo per il 64%.
- L’insieme dei colori, trame e stili dei capelli per il 70%.
7 intervistati su 10 considerano l’inclusività nei modelli di abbigliamento “molto” o “estremamente” importanti.
Quasi 3 Gen Z su 4 dichiarano di spendere in moda digitale.
Secondo lo studio le persone si esprimono attraverso lo stile scelto per i loro avatar in un modo molto simile a quello del mondo fisico.
Il 53% dei partecipanti al sondaggio ha affermato di cambiare look al proprio avatar a seconda dell’umore. Il 37% cambia look a seconda dello spazio virtuale in cui va o in base all’attività svolta al suo interno. Il 42% cambierebbe abbigliamento per provare subito nuovi acquisti.
Sul quanto sono disposti a spendere in abbigliamento e accessori digitali, il sondaggio ha rilevato che tra coloro che affermano di acquistare moda digitale, il 31% è disposto a spendere fino a 5 dollari al mese; il 30% fino a 10-20 dollari al mese; quasi il 12% sarebbe disposto a spendere dai 50 ai 100 dollari al mese. Infine oltre 1 utente su 4 ha affermato di aver speso dai 20 a oltre i 100 dollari per un singolo oggetto virtuale.
Le tendenze IRL influenzano la moda digitale e viceversa.
Secondo il sondaggio, il 70% della Gen Z ha affermato che i propri avatar si vestono in un modo che rispecchia il loro stile IRL (In Real Life). Tendenze IRL e trend che nascono sui social trovano spazio nel metaverso, un esempio è la tendenza #Barbiecore cominciata sui social network con il film Barbie che ha dato vita su Roblox alla creazione di oggetti ispirati al trend. Nello specifico il brand Forever 21 ha lanciato la collezione digitale Forever 21 x Barbie.
Il prestigio della moda digitale è in crescita.
Nel sondaggio il 58% degli intervistati considera la carriera di uno stilista di moda digitale altrettanto impressionante o addirittura più impressionante di uno stilista di moda fisico. Questo numero cresce in modo significativo tra le persone che spendono fino a 100 dollari al mese in abbigliamento e accessori per avatar. Il 54% ritiene che essere uno stilista di moda digitale è più considerevole.
Lo studio risulta particolarmente interessante per comprendere le linee evolutive della relazione tra brand che operano nel settore della moda e le piattaforme “metaverse”, ma soprattutto è un punto di partenza per comprendere in che modo le nuove generazioni utilizzano la moda digitale per la costruzione della propria identità digitale e come essa può influenzare quella in IRL.