PICO, azienda cinese posseduta da ByteDance (TikTok), da un anno a questa parte sta dimostrando un grande dinamismo ed la volontà di conquistare un posto di rilievo nel mercato della realtà virtuale. In occasione del lancio di Pico G3, ho fatto una breve intervista a Hector Bravi, Sales & Partnerships Director di PICO.
Qual è la strategia di PICO per aumentare la penetrazione dell’uso della VR tra le persone? E tra le aziende?
La strategia di PICO per aumentare la penetrazione dell’uso della realtà virtuale tra i clienti privati è migliorare l’accessibilità e la convenienza della tecnologia VR offrendo una gamma di visori VR autonomi con diversi livelli di prestazioni e funzionalità, rendendo la realtà virtuale più accessibile a un pubblico più ampio. PICO collabora inoltre con gli sviluppatori di contenuti per creare un’ampia gamma di esperienze VR coinvolgenti che si rivolgono a diversi tipi di pubblico, tra cui istruzione, intrattenimento e formazione.
Per promuovere l’uso della realtà virtuale tra le aziende, PICO offre i suoi visori come parte di soluzioni in bundle per vari settori come l’istruzione, la sanità e lo smartworking, fornendo hardware, software e servizi di supporto per la realtà virtuale su misura per esigenze specifiche tramite un’ampia rete di distributori e rivenditori globali. PICO collabora con organizzazioni e aziende per sviluppare e implementare applicazioni, contenuti e strumenti VR che promuovono l’adozione della tecnologia VR in vari settori.
Quali sono gli ostacoli all’adozione della VR?
Pico ha adottato diverse misure per affrontare gli ostacoli all’adozione della realtà virtuale e rendere la tecnologia VR più accessibile a un pubblico più ampio:
- Costo: PICO offre una gamma di visori VR autonomi a prezzi diversi, rendendo la tecnologia VR più conveniente e accessibile a un pubblico più ampio.
- Complessità: ci stiamo concentrando sul rendere i nostri visori VR facili da configurare e utilizzare, con un’interfaccia intuitiva e un processo di configurazione semplice.
- Disponibilità dei contenuti: collaboriamo con gli sviluppatori di contenuti per creare un’ampia gamma di esperienze VR coinvolgenti che si rivolgono a diversi tipi di pubblico (istruzione, intrattenimento e formazione). Inoltre, Pico VR ha sviluppato la propria piattaforma di creazione di contenuti, che rende più facile per gli sviluppatori creare e distribuire contenuti VR.
- Cinetosi: abbiamo sviluppato una tecnologia per ridurre l’effetto nausea e il disagio durante l’utilizzo della realtà virtuale, inclusa la tecnologia avanzata di tracciamento e correzione del movimento.
- Accettazione sociale: stiamo promuovendo attivamente la tecnologia VR come mezzo mainstream, collaborando con organizzazioni e aziende per promuovere gli standard e le migliori pratiche VR e stringendo partnership con i creatori di contenuti per produrre esperienze VR coinvolgenti e di alta qualità.
- Accessibilità: PICO si impegna a rendere la tecnologia VR accessibile agli utenti con disabilità, compresi quelli con limitazioni fisiche o cognitive. PICO ha sviluppato strumenti e funzionalità per consentire l’accessibilità, come il riconoscimento vocale e la personalizzazione del controller.
- Preoccupazioni per la privacy: PICO prende sul serio la privacy degli utenti e ha implementato rigorose politiche e pratiche sulla privacy dei dati per proteggere i dati degli utenti.
Come mai l’aggiunta di un visore con 3DoF al fianco del PICO 4 Enterprise?
PICO ha lanciato un nuovo visore 3DoF (tre gradi di libertà), il Pico G3, come opzione più economica e accessibile per gli utenti VR che non richiedono l’esperienza completa 6DoF (sei gradi di libertà) fornita dai visori PICO 4.
Mentre 6DoF VR offre agli utenti un’esperienza più coinvolgente e interattiva, 3DoF VR può comunque offrire un’esperienza VR avvincente e coinvolgente, in particolare per alcuni tipi di contenuti come video a 360 gradi o giochi e applicazioni VR più semplici.
Offrendo un visore 3DoF più economico e accessibile, PICO mira a estendere l’implementazione della tecnologia VR a un pubblico più ampio, compresi coloro che potrebbero non aver preso in considerazione la realtà virtuale in precedenza a causa di barriere di costo o complessità. Inoltre, Pico G3 è leggero e portatile, il che lo rende un’opzione adatta per esperienze VR in movimento o per l’uso in luoghi in cui lo spazio o l’infrastruttura sono limitati.
Come vede il mercato italiano? A che stadio di maturità è?
Il mercato VR in Italia è ancora relativamente piccolo rispetto ad altri paesi europei, ma è in costante crescita. Secondo un rapporto di Statista, il mercato italiano della realtà virtuale è stato stimato in circa 58 milioni di euro nel 2020, con un tasso di crescita annuale composto previsto (CAGR) del 38,7% tra il 2020 e il 2025.
I principali driver di crescita nel mercato italiano della realtà virtuale includono la crescente disponibilità di hardware, software e contenuti VR, nonché il crescente interesse per le applicazioni VR in vari settori come l’istruzione, la sanità e l’intrattenimento.
Alcuni attori importanti nel mercato VR italiano includono Aura Immersive, Impersive, AnotheReality, tra gli altri. Si prevede che i fondi “Next Generation EU”, tramite il PNRR, libereranno tutto il potenziale della realtà virtuale da utilizzare come potente strumento di trasmissione della conoscenza nel paese.