Tutti i rapporti economici e gli articoli riguardanti il metaverso solitamente analizzano i progetti relativi a grandi aziende che stanno avviando od hanno già avviato grandi progetti per la prossima realizzazione del metaverso. Meno pubblicizzato l’universo del movimento open source ha già da tempo iniziato a riflettere sullo sviluppo di mondi virtuali completamente a codice aperto e basato su tecnologie, standard e protocolli a loro volta aperti e royalty free. Una condizione indispensabile per molti sviluppatori per garantire la massima collaborazione, ma soprattutto per ridare all’utente finale il pieno controllo sullo sviluppo del progetto, secondo principi condivisi ed aperti. Vediamo, allora, una breve carrellata dei progetti più promettenti del panorama Open Source.
Mozilla Hubs
Non possiamo ovviamente non partire che dall’antesignano di questi esperimenti: Mozilla Hubs. Un progetto incredibilmente poco conosciuto fuori dal ristretto ambito degli esperti, ma dalle ottime potenzialità. Poco nota, ad esempio, la possibilità di ospitare sulla propria istanza (ad esempio di AWS) il server centralizzato per avere una propria versione privata a livello Enterprise di Hubs attraverso il servizio Hubs Cloud.
Third Room
Seppur attualmente in fase di tech previev, Third Room è un mondo virtuale basato sulla piattaforma Matrix con caratteristiche fortemente innovative. La rete Matrix si definisce come “An open network for secure, decentralized communication” ovverosia un sistema di comunicazione completamente decentralizzato e creato da una rete di utenti che la definiscono e la sostengono. Basato su di un accesso via web, è strutturato per sfruttare l’importazione di mesh 3D nel noto formato glTF. Questo progetto nasce dalla collaborazione di vari utenti dell’Open Metaverse Interoperability Group.
Per una spiegazione più dettagliata si veda direttamente il repository del codice.
V-Sekai
Fortemente basato sul motore grafico gratuito ed open source Godot, V-Sekai utilizza tutte le innovazioni della versione 4.0 (beta) oltre a appoggiarsi ad un’ottima implementazione dello standard OpenXR, ora completamente integrata nel motore 3D. Un lavoro, quindi, fortemente rispettoso degli standard aperti per l’interfacciamento dell’hardware XR ed anche per l’interoperabilità. Il progetto, infatti, per favorire l’interscambio di avatar utilizza ampiamente il formato VRM.
E per una spiegazione più dettagliata si veda direttamente il repository del codice.
Ubiq
Ubiq è un progetto sperimentale dell’University College London – Virtual Reality Team. Basato sul noto motore 3D Unity è un ottimo punto di partenza per capire le complessità e le peculiari caratteristiche di un mondo virtuale immersivo, come loro stesso affermano nella descrizione introduttiva:
“Ubiq is a Unity networking library for research, teaching and development, maintained by the Virtual Environments and Computer Graphics group at UCL. Ubiq is 100% free and open source.
Ubiq’s goal is to enable your networked project. It includes message passing, room management, rendezvous and matchmaking, object spawning, shared binary blobs, multiple synchronisation models, lighweight XR interaction examples, customisable avatars and voice chat across Windows, Linux, Android, MacOS, and Javascript running in the browser.”
Per una spiegazione più dettagliata si veda direttamente il repository del codice.
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