Qualche settimana fa abbiamo analizzato Somnium Space, un mondo virtuale basato su blockchain tra i più interessanti. Oggi, condivido con voi una piccola intervista che ho fatto al suo fondatore e CEO, Artur Sychov, un personaggio eccentrico ma con le idee ben chiare circa lo sviluppo della piattaforma. Tra le sue peculiarità, quella di non apparire mai in video col suo volto, ma sempre con il suo avatar, all’interno dell’universo di Somnium Space.
L’ultima sua idea che ha fatto molto discutere, è stata quella di introdurre la funzione “Live Forever”, partorita quando al padre fu diagnosticato un tumore. Si tratta della possibilità di creare il gemello digitale di una persona in grado di vivere nel metaverso (quindi dialogare con gli altri, fare attività) anche dopo la sua morte fisica. Un’idea che ha già fatto discutere per le questioni etiche che pone e perché richiede la raccolta di molti dati comportamentali. Vedremo i primi sviluppi il prossimo anno.
Artur quali sono le principali differenze tra Somnium Space e gli altri mondi virtuali?
Noi stiamo costruendo il futuro della comunicazione e della monetizzazione online. Oltre alla piattaforma, noi costruiamo anche hardware (si chiama Somnium VR1 ed è un visore VR/AR, costruito insieme a VRGineers e Lynx, che è stato presentato pochi giorni fa al CES). Lavoriamo anche con Teslasuit, per ricreare delle sensazioni aptiche a corpo intero mentre ci si trova in un ambiente simulato di realtà virtuale. Se hai visto il film Ready Player One, è proprio quello che vorremo costruire.
Qual è la tua idea di metaverso?
La nostra idea di Metaverso? Già esiste. Da 5 anni ormai abbiamo sviluppato Somnium. Per noi il Metaverso è Immersivo (VR&AR), Persistente, Aperto & Decentralizzato. E permette agli utenti di monetizzare il proprio lavoro. Per questo abbiamo già previsto delle funzioni di monetizzazione (i creatori di oggetti NFT possono venderli oppure chi mette un portale di teletrasporto verso un altro luogo sul proprio terreno può farsi pagare dal beneficiario, ndr).
Quali sono i principali ostacoli tecnici all’adozione dei mondi virtuali?
Ci sono almeno quattro ostacoli:
- Networking: al momento è difficile avere più di 100 utenti in uno stesso momento in uno stesso spazio di realtà virtuale (abbiamo approfondito questo tema in un articolo specifico, ndr);
- Hardware: l’adozione dell’hardware per la realtà virtuale è ancora bassa;
- Blockchain: qui l’adozione è bloccata dalla difficoltà per le persone comuni di capire come creare un wallet di criptovalute;
- Casi d’uso: quando il metaverso avrà più casi d’uso visibili sarà facile per la massa capirne l’importanza.
Puoi stimare quanto siamo lontani dall’adozione di massa?
Direi dai 2 ai 5 anni.
La realtà virtuale trasformerà l’economia digitale?
Certo, le tecnologie VR/AR saranno strumenti usati in tutti i settori. Rappresentano l’evoluzione di internet.
Un tuo consiglio alle aziende medio piccole che sono ancora confuse rispetto al metaverso
Se l’azienda è ancora confusa, consiglio di capire se ci sono casi d’uso reali per il proprio settore e se non ci sono è meglio aspettare un momento migliore per entrare, quando si realizzerà quale può essere il reale vantaggio. In ogni caso il metaverso è già qui e molto vivo, sempre aperto a dare il benvenuto ad incredibili creator.