Robert Scoble, detto Scobleizer, è uno di quei personaggi che hanno animato la rete da venti anni a questa parte. In Microsoft sviluppò Channel 9, uno dei primi corporate video blog/community, e sostenne il potere dei blog nell’apertura delle aziende (suo e di Shel Israel il libro fondamentale “Naked Conversation”). Da sempre la sua curiosità lo porta ad esplorare le promesse delle nuove tecnologie e ad attraversare territori nuovi. In questi ultimi anni si è appassionato alle innovazioni che costituiranno le fondamenta delle nostre esperienze nella prossima internet. È del 2016 il libro “The Fourth Transformation: How Augmented Reality & Artificial Intelligence Will Change Everything” e del 2020 “The Infinite Retina: Spatial Computing, Augmented Reality, and how a collision of new technologies are bringing about the next tech revolution”.
L’ho raggiunto per porgli alcune domande, incuriosito dalla sua visione del futuro metaverso, mai banale, forse un po’ audace, ma non bisogna dimenticare che Robert ha sviluppato connessioni che gli permettono di accedere ad informazioni e progetti ancora in fase di sviluppo.
Robert, partiamo dal tuo ultimo libro scritto con Irena Cronin “The Infinite Retina”. Penso sia una lettura fondamentale per comprendere i mutamenti tecnologici in atto e, ti confesso, che l’ho usato molto per orientare le mie riflessioni in “Marketing Aumentato“. Ci puoi spiegare cosa intendi quando parli di Spatial Computing?
Il termine Spatial Computing viene usato per intendere una forma di elaborazione il cui output non è bidimensionalmente visibile su uno schermo, ma è uno spazio nel quale uomo, robot o essere virtuale possono muoversi.
Pensi che le tecnologie di “computazione spaziale o ambientale” saranno alla base della prossima evoluzione di internet?
Si, la prossima evoluzione di Internet sarà la computazione 3D.
Cosa pensi del metaverso?
Prenderò sul serio il metaverso solo se dimostrerà di riuscire a sopravvivere agli annunci di Apple del prossimo anno.
Pensi che gli occhiali per la realtà aumentata saranno accettati dai consumatori già l’anno prossimo?
Gli annunci di Apple sposteranno le percezioni di molti rispetto ai dispositivi per la realtà aumentata. Questo significherà che la maggior parte dei consumatori ne avrà uno nelle proprie case? No. Ci vorranno ancora anni e, prima, avremo bisogno di avere dispositivi più potenti e ad un costo più basso.
E che mi dici della realtà virtuale? Rimarrà una tecnologia di nicchia o conquisterà le masse?
La realtà virtuale non sopravviverà all’attacco di Apple. Il prossimo Natale nessuno vorrà un dispositivo per la realtà virtuale.
Come immagini cambierà il marketing nei prossimi anni?
RedBull già ha capito che se guardi il suo logo in un ambiente tridimensionale, avrai il quintuplo delle probabilità di ricordarlo rispetto ad una visione su uno schermo bidimensionale. REI (azienda di abbigliamento sportivo) mi ha detto che stanno costruendo un nuovo store di realtà aumentata che si potrà visitare con gli appositi device, anche mentre sei appeso alla parete di un dirupo. Queste sono solo due delle migliaia di storie simili che ho sentito. In altre parole, lo Spatial Computing cambierà TUTTO nelle interazioni tra brand e consumatori.
Quali saranno le aziende che guideranno l’innovazione dei prossimi 10 anni?
Startup? Non saprei. Mi aspetto che dopo i lanci di Apple vedremo centinaia di startup nascere per cogliere le opportunità derivanti. Grandi aziende? Tesla, Apple, NVIDIA sono le uniche tre che hanno la mia attenzione in questo momento.
[…] La finlandese Varjo sta sviluppando degli eccellenti strumenti di accesso ad un vero metaverso, definito true to life. L’azienda va nella direzione di un metaverso industriale, ma ovviamente da cosa nasce cosa. Le caratteristiche tecniche dichiarate sono risoluzione dell’occhio umano, collaborazione virtuale fotorealistica, qualità cinematica, carichi di lavoro XR/VR e neurotecnologia (sulla piattaforma OpenBCI). Si noti che realtà virtuale e realtà estesa sono ancora citate come un’unica, grande famiglia, nonostante negli ultimi tempi voci autorevoli anticipino per loro due futuri distinti. […]