Osservatorio Metaverso

Meta e Qualcomm hanno annunciato un accordo strategico pluriennale per collaborare nella realizzazione di chipset custom per la realtà virtuale e aumentata.

Qualcomm, nota per i suoi processori per smartphone, è stata una delle prime aziende a muoversi in ambito XR con delle varianti dei suoi processori Snapdragon per i dispositivi AR/VR. E, infatti, moltissimi prodotti li utilizzano, tra cui quelli di Meta, prima l’Oculus Go, poi il Quest e il Quest 2.

Stiamo lavorando con Qualcomm Technologies nella realizzazione di chipset custom per la realtà virtuale — potenziati dalla tecnologia e dalle piattaforme Snapdragon XR — per i nostri futuri Quest. Mentre continuiamo a creare esperienze e funzioni avanzate per la realtà aumentata e virtuale, sta diventando sempre più importante progettare tecnologie specializzate per alimentare i nostri futuri visori VR ed altri dispositivi.

Mark Zuckerberg

Dato che le due aziende già collaborano, l’annuncio va letto come un “avvertimento” al mercato, soprattutto in vista della mossa di Apple che, a gennaio, potrebbe svelare il suo visore (i nomi potrebbero essere Reality One o Reality Pro) basato sui chipset autoprodotti e molto apprezzati sui computer della mela.

In settimana Meta ha anche acquisito la startup berlinese Lofelt. Si tratta di un’azienda specializzata in tool per sviluppatori tesi a facilitare l’integrazione di feedback aptici di alta qualità nelle proprie applicazioni (per mobile, per console e VR). In pratica, tutto ciò che permette di simulare il tocco negli ambienti virtuali.
Lofelt, in passato, aveva prodotto anche un bracciale, Basslet, che permetteva di sentire la musica nel proprio corpo, una sorta di subwoofer indossabile. Questa esperienza potrebbe servire a Meta che sta già lavorando a bracciali (progetto Tasbi) come sostituti di device di input, ma anche come simulatori di feedback ricevuti in ambienti virtuali (come il tocco, la stretta di mano, ecc.).

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